Il sistema del cloud computing prevede tre fattori distinti:
- Fornitore di servizi (cloud provider)– Offre servizi (server virtuali, storage, applicazioni complete) generalmente secondo un modello "pay-per-use";
- Cliente amministratore – Sceglie e configura i servizi offerti dal fornitore, generalmente offrendo un valore aggiunto come ad esempio applicazioni software;
- Cliente finale – Utilizza i servizi opportunamente configurati dal cliente amministratore.
In determinati casi d'uso il cliente amministratore e il cliente finale possono coincidere. Ad esempio un cliente può utilizzare un servizio di storage per effettuare il backup dei propri dati, in questo caso il cliente finale provvede a configurare e utilizzare il servizio.
I principali processi su cui i diversi fornitori cominciano a proporre soluzioni in modalità cloud sono Customer relationship management(CRM), Human Capital Management (HCM), Enterprise resource planning (ERP).
ed ha alcune funzioni:nonostante il termine sia piuttosto vago e sembri essere utilizzato in diversi contesti con significati differenti tra loro, si possono distinguere tre tipologie fondamentali di servizi cloud computing:[6]
- SaaS (Software as a Service) - Consiste nell'utilizzo di programmi installati su un server remoto, cioè fuori dal computer fisico o dalla LAN locale, spesso attraverso un server web. Questo acronimo condivide in parte la filosofia di un termine oggi in disuso, ASP (Application service provider).
- DaaS (Data as a Service) - Con questo servizio vengono messi a disposizione via web solamente i dati ai quali gli utenti possono accedere tramite qualsiasi applicazione come se fossero residenti su un disco locale.
- HaaS (Hardware as a Service) - Con questo servizio l'utente invia dati a un computer che vengono elaborati da computer messi a disposizione e restituiti all'utente iniziale.
A questi tre principali servizi possono essere integrati altri:
- PaaS (Platform as a Service) - Invece che uno o più programmi singoli, viene eseguita in remoto una piattaforma software che può essere costituita da diversi servizi, programmi, librerie, etc. (ad esempio Google App Engine)
- IaaS (Infrastructure as a Service) - Utilizzo di risorse hardware in remoto. Questo tipo di cloud è quasi un sinonimo di Grid Computing, ma con una caratteristica imprescindibile: le risorse vengono utilizzate su richiesta o domanda al momento in cui una piattaforma ne ha bisogno, non vengono assegnate a prescindere dal loro utilizzo effettivo (ad esempio «Google Compute Engine»).
Il termine cloud computing si differenzia però da grid computing che è invece un paradigma orientato al calcolo distribuito e, in generale, richiede che le applicazioni siano progettate in modo specifico.
Nel caso di funzionalità di memorizzazione in remoto la creazione di una copia di sicurezza (backup) è automatica e l'operatività si trasferisce tutta online mentre i dati sono memorizzati inserver farm generalmente localizzate nei Paesi di origine del service provider.
Il cloud computing rende disponibili all'utilizzatore le risorse come se fossero implementate da sistemi (server o periferiche personali) "standard". L'implementazione effettiva delle risorse non è definita in modo dettagliato; anzi l'idea è proprio che l'implementazione sia un insieme eterogeneo e distribuito – the cloud, in inglese nuvola – di risorse le cui caratteristiche non siano note all'utilizzatore.
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