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lunedì 21 ottobre 2013

I Pirati

Con il termine pirateria si intende l’attività di quei marinai, i quali, abbandonata per scelta o per costrizione la vita sui vascelli mercantili, abbandonavano, depredavano, violentavano e spesso affondavano le navi altrui, in altomare, nei porti, sui fiumi o nelle insenature. 

Diversi sono i termini con cui venivano indicati questi Barbari, i primi pirati nel corso del tempo; questi bucanieri, filibustieri, corsari; essi commettevano attività illecite e si riunivano nei covi.

La vita a bordo di una nave pirata era piena di contrasti; sui velieri non mancava il lavoro per l’equipaggio, il quale era costantemente impegnato in una manutenzione della nave stessa. Le regole che la ciurma doveva rispettare erano poche ma dure; vediamone alcune: 

1. Nessuno doveva giocare a carte o a dadi per denaro

2. I lumi delle candele dovevano essere spenti alle ore 20

3. Bisognava tenere le proprie armi ben pulite e pronte all’uso

4. Ognuno doveva curare personalmente e lavare la propria biancheria

5. Donne e fanciulle non potevano salire a bordo

6. Tutti avevano diritto di voto, a provviste fresche ed a una reazione di Rhum

7. Chi disertava in battaglia veniva punito con la morte e veniva getto in mare aperto

I Pirati prendevano le loro decisioni in maniera collettiva, non esisteva un Leader, almeno che non fosse il capitano, il quale veniva eletto dalla ciurma, che andava dall’ultimo mozzo al timoniere della nave: il bottino veniva diviso in “quote” uguali anche se raramente al capitano ne venivano assegnate due.

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